PARODONTOLOGIA

La Parodontologia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa dei problemi che colpiscono il “supporto” che tiene saldo il dente alle ossa mascellari: il paradenzio. E’ costituito dal cemento della radice del dente, dalla gengiva, dai legamenti che uniscono il dente con l’osso e dal tessuto osseo. La placca batterica è la causa principale della malattia parodontale. I batteri, a contatto con il margine delle gengive, cominciano la loro azione depositandosi sul colletto dei denti. Se non vengono rimossi con un efficace spazzolamento, porovocano una infiammazione gengivale, detta “gengivite” che comporta sanguinamento. La gengivite non curata sfocia in PARODONTITE creando un danno irreversibile.

 

LA PARODONTITE è l’infiammazione di tutta l’impalcatura del dente, responsabile della distruzione delle strutture che lo sorreggono: gengive, legamenti, osso. Questa malattia quindi è la causa della perdita dei denti che, non avendo più il supporto, non sono più saldi in bocca. Stiamo cioè parlando della PIORREA.
La piorrea, meglio ancora, la MALATTIA PARODONTALE, quando è in stato avanzato, si manifesta spesso con sanguinamento delle gengive e conseguente retrazione delle stesse e riassorbimento dell’osso attorno ai denti. Spesso è solo l’osso a retrarsi e non anche le gengive. Questa situazione, come abbiamo già visto nel capitolo IGIENE E PROFILASSI, porta alla formazione della “tasca parodontale”, che è è una formazione anatomica patologica capace solo di creare problemi: la gengiva non è più “attaccata” a questi ma solo “appoggiata” ai denti. Si crea così uno spazio, che sae profondo, non può essere pulito con lo spazzolino, il quale non riesce ad entrare nella tasca, lasciando cosi batteri indisturbati! Essi infatti, non solo riescono ad entrare ma, protetti dalla gengiva, possono comodamente continuare l’azione distruttiva.

 

E’ qui che la chirurgia parodontale entra in scena. Attraverso sofisticate tecniche chirurgiche mira a correggere queste tasche e ripristinare un profilo anatomico delle gengive che permetterà al paziente di eseguire correttamente le manovre di igiene orale. Se il danno è limitato a piccole zone della bocca, questo può essere facilmente trattato con una “restitutio ad integrum”. Qualora avesse già interessato gran parte del cavo orale,può essere difficile, quando non impossibile, tornare allo stato originale. Arrestare l’avanzamento di questa patologia sarà il nostro obiettivo.
Qui dobbiamo tornare al concetto di IGIENE E PROFILASSI, cioè all’importanza della continua rimozione della placca batterica. Molte malattie, opportunamente trattate, non si ripresentano a meno di una nuova esposizione all’agente scatenante: la malattia parodontale, che può derivare da predisposizione genetica, oltre che dai batteri del cavo orale, può manifestarsi in qualsiasi momento e più volte, qualora allentassimo la nostra “battaglia”.
Questo significa che una volta terminata la terapia sarà fondamentale non abbassare la guardia. Questo comporta una scrupolosa igiene orale personale coadiuvata da una puntuale frequenza di sedute di igiene professionale.