PROTESI

La protesi dentale si divide principalmente in due grandi categorie: la protesi mobile e la protesi fissa.

La protesi mobile si chiama così, non perché si muove, ma perché è necessario rimuoverla dalla bocca per poterla pulire e per poter pulire correttamente i denti naturali residui. Quindi anche più volte al giorno. Si appoggia sui denti ma principalmente sul palato o sulle gengive con una superficie che è proporzionale al numero dei denti mancanti; più sono i denti mancanti, più la superficie è maggiore, fino a coinvolgere l’intero palato quando si tratta di una protesi completa, cioè quando mancheranno tutti i dente dal cavo orale.
La protesi mobile è ingombrante, può essere fastidiosa, ma se non ci sono delle condizioni anatomiche particolari ci si abitua facilmente e diventa parte integrante della propria bocca. Inizialmente può dare qualche problema nella fonetica, si parla male, ma già dopo aver letto una pagina di un libro c’è un netto miglioramento. Quando applichiamo nel nostro studio una protesi mobile a un nostro paziente, raccomandiamo sempre di parlare ad alta voce nel tragitto che lo divida alla propria abitazione; all’arrivo si apprezzerà un netto miglioramento (sempre che nessuno nel frattempo ci veda). Ci sono fior di attori di teatro portatori di protesi mobile.
Anche se coinvolge tutto il palato, la protesi mobile non farà perdere assolutamente l’olfatto, cioè il piacere di gustare i cibi, perché le papille gustative sono solo sulla lingua (salato, dolce, amaro, acido) e non sul palato e quando si mangia è il retrogusto, cioè espirando dal naso durante la masticazione che assaporiamo con gli odori i nostri cibi. La sensazione di non avvertire i sapori quando portiamo una protesi mobile (fin ch’è non ci si abitua) è una condizione del cervello; siamo troppo distratti o concentrati da questo “ingombro” che abbiamo in bocca da non farci apprezzare i piaceri della buona tavola. Ma con pazienza (il tempo è soggettivo) tutto tornerà come prima.

La protesi fissa non si muove perché è “fissa” ai denti. Non bisogna rimuoverla per poterla pulire e se anche si volesse è impossibile perché ancorata, cementata ai denti di appoggio. È altamente estetica, non da problemi di fonetica e ci si abitua in pochissimo tempo. Anche qui più sono i denti mancanti più saranno i denti coinvolti nella ritenzione della protesi, fino ad un certo limite. Non si potrà fare una protesi fissa quando mancheranno troppi denti dalla stessa parte, oppure quando mancheranno i denti di appoggio come gli ultimi denti.
Per avere garanzie di successo nel tempo, i denti che andranno incapsulati e che serviranno da supporto dovranno “stare bene” soprattutto dal punto di vista parodontale, cioè non debbono avere in linea di massima probleni di riassorbimento osseo.